02 dicembre’20
Carissimi amici, parrocchiani tutti,
vorrei entrare nelle vostre case con il lumicino della vita, per portare almeno una parola che sia di conforto e di speranza. Grazie per l’accoglienza che mi avete riservato per l’ingresso a San Nicolò come vostro nuovo parroco. Ho respirato il vostro affetto per la Chiesa, per San Nicolò e il “sano orgoglio” di appartenere a questa realtà che vi rende dei veri borghigiani. Stiamo vivendo un periodo veramente complicato, pieno di prove, ansie e attese. E così, questo tempo di Avvento lo possiamo condividere con maggiore consapevolezza perché tutti siamo in attesa di una rinascita, di una nuova vita.
Penso e mi rivolgo a voi anziani, voi, nostri cari nonni, che vi ritrovate ancora più soli. Vi prego non vi scoraggiate, voi siete dei guerrieri e noi abbiamo bisogno della vostra forza e del vostro esempio che ci nutre così tanto di quell’amore che in modo speciale sapete solo voi trasmettere alle nuove generazioni bisognose delle vostre radici, memorie, della vostra esperienza. Vorrei raggiungervi in qualche modo, sentiamoci spesso, proviamo anche a distanza nei modi possibili per essere vicini. Il mio pensiero va anche a voi bambini e ragazzi che in questo momento vi sentirete un po’ smarriti, con i tanti divieti, il non potervi incontrare con i vostri amici neanche per giocare insieme. Patite poi la mancanza di quegli abbracci spontanei con i sorrisi coperti da quella maschera che ci deve proteggere dal virus. Non vi scoraggiate però, anzi siate voi ad accarezzare i vostri genitori per incoraggiarvi a vicenda ed aspettare con fiducia il Natale di Gesù bambino tra i bambini, che vi capisce e vi vuole tanto bene.
Provate, se potete, a fare il bel presepio dove nasce Gesù e pregatelo tanto, imparate a conoscerlo come un Amico speciale per non lasciarlo mai, perché Lui vi proteggerà sempre e vi aiuterà.
Anche voi giovani, che siete così provati e disorientati nella prova individuale e collettiva che state affrontando con coraggio, sappiate di avere un riferimento sicuro in questo mare in tempesta dove però non siete soli perché c’è qualcuno per voi che vi tende una mano. E’ Gesù, per molti il Figlio di Dio, per tutti un affidabile esempio di amore e condivisione.
A voi cari sposi sul modello della famiglia di Nazareth rivolgo un accorato invito a sentirvi protagonisti e costruttori di una società da rialzare riscoprendo la forza della fede e gli insostituibili valori familiari.
San Nicolò, il nostro patrono, è simbolo di speranza, edificatore di ponti perciò celebriamolo accendendo una luce alle nostre finestre domenica 6 sera alle ore 19. E colleghiamoci on line per unirci spiritualmente e recitare un’Ave Maria comunitaria.
Le porte della parrocchia restano sempre aperte per le necessità di tutti e di ciascuno nella consapevolezza che è sull’amore che misureremo la gioia delle nostre festività natalizie. In Gesù vi abbraccio e vi benedico, unitamente a don Ernesto e alle suore, nella certezza che lo splendore che si irradia dalla grotta di Betlemme dissolverà ogni nube che ora ci sovrasta.
Il parroco
don Aldo Buonaiuto